Ultima modifica: 19 Novembre 2022

Grazie

Caro Professor Santi e cari Professori della “Paolo Uccello”,

siamo alla fine di quest’anno scolastico e adesso che tiriamo le fila e guardiamo indietro agli ultimi mesi passati, ci accorgiamo di non poter fare a meno che scrivervi per dimostrarvi tutta la nostra riconoscenza per il lavoro strepitoso che avete svolto durante questo periodo.

Sono stati mesi strani, difficili e surreali; i nostri ragazzi si sono trovati all’improvviso catapultati in una quotidianità inimmaginabile, fatta di schermi e computer e priva di quel contatto umano e di quelle esperienze dirette che invece sono e devono essere parte integrante del percorso educativo. Ma voi, in tutto questo distanziamento, ci siete sempre stati: vi siete fatti in quattro per mettere in piedi dall’oggi al domani una programmazione del tutto nuova, dei metodi di interazione mai sperimentati né pensati prima, dei sistemi di verifica e valutazione a cui nessun corso di formazione forse vi aveva mai preparato. E soprattutto siete sempre stati presenti, avete fatto sentire ai ragazzi la vostra vicinanza e il vostro affetto in ogni modo, canali istituzionali permettendo o meno (perché diciamocelo, anche la burocrazia ci ha messo lo zampino). È stata una situazione di emergenza e voi di fronte all’emergenza vi siete rimboccati le maniche e vi siete rimessi a studiare per trovare le soluzioni migliori in modo da non rompere quel sottile ma profondo legame che unisce un insegnante ai suoi alunni.

Siete stati per tutti loro il punto di riferimento costante e quotidiano in un momento che di normale non aveva proprio niente e, ancor di più, per ragazzi e ragazze che attraversano un’età così delicata come quella dei nostri figli che frequentano la scuola media. Qualcuno di voi ha lottato con connessioni scarse e metodi di insegnamento poco adattabili alla didattica online; qualcun altro ha fatto le ore più impensate a cercare di leggere le foto sfocate dei compiti che vi abbiamo mandato noi genitori; qualcuno, ancora, non si è dato pace fino a che non ha raggiunto fino all’ultimo dei suoi studenti… perché si sa, la scuola è proprio questo che dovrebbe essere, il luogo dell’inclusione e dell’uguaglianza, ma quando questo virus ha messo i lucchetti alle aule, sono venute allo scoperto tutte quelle differenze che invece ci sono fra le persone. E voi, davanti a questo, semplicemente non vi siete dati per vinti: avete passato giorni interi, fine settimana che di festa ormai non avevano proprio niente, a cercare di rintracciare chi ancora non rispondeva all’appello e qualcuno, alla fine, l’avete riacciuffato.

Vi siete inventati compiti e passatempi per coinvolgere e mantenere viva l’attenzione e la partecipazione dei ragazzi, li avete riuniti tutti alla stessa ora su quell’unico link per festeggiare insieme compleanni da “reclusi” senza farli sentire da soli, avete creato gruppi per parlare di film e del tempo che faceva fuori dalla finestra, vi siete preoccupati se avete visto a volte degli occhi più spenti o delle facce più tristi… e diciamocelo: ci avete fatto consumare litri di toner per le stampanti e barili di colla a caldo per fare modellini su ogni argomento di ogni materia!

Ma siete stati sempre lì, ogni giorno, a fianco dei nostri, dei vostri ragazzi.

Neppure la situazione specifica del nostro istituto vi ha agevolato il lavoro (come se la situazione generale fosse già rosea!) ma, nonostante questo, siete riusciti ad aggirare gli ostacoli e a supplire alle carenze che rischiavano di mandare all’aria tutto il vostro impegno. E lo avete fatto talmente bene che di tante magagne noi, molti di noi, non ce ne siamo neppure accorti.

Voi in questo periodo più che mai siete stati il cuore pulsate della nostra scuola, la “Paolo Uccello”: un cuore che batte forte, all’unisono con quello dei suoi alunni e che oggi ancor di più ha dimostrato di essere enorme.

Per questo, GRAZIE!

Grazie per la professionalità con cui avete affrontato questo periodo, per la passione, la dedizione e la caparbietà che avete dimostrato nel portare a termine il vostro lavoro, superando difficoltà e intoppi.

Grazie per essere riusciti a tenere vive le lezioni, per come avete seguito chi quest’anno si trova a dover affrontare un surreale esame di terza media e per come vi siete ingegnati per le loro tesine e i loro elaborati. Grazie per la costanza dei vostri resoconti settimanali (e a volte anche per quelli quotidiani), per l’affetto che avete dimostrato ai ragazzi e per i sorrisi che avete regalato a tutti loro, ogni mattina, appena acceso lo schermo del computer.

Forse qualche argomento è rimasto fuori dai programmi istituzionali, forse qualcuno non ha colmato la sua lacuna in grammatica o in francese… ma a noi non importa, perché voi professori della scuola media “Paolo Uccello” avete insegnato ai nostri figli qualcosa di ben più grande: che le distanze non contano, che con la passione si riesce sempre a superare gli ostacoli e che se credi fortemente in quello che fai alla fine arrivi al risultato.

Siete stati il più grande insegnamento che loro potranno mai ricevere a scuola.

Grazie davvero di cuore a tutti voi! Con grande affetto

I genitori della Scuola Media Statale “Paolo Uccello”

in allegato la lettera ricevuta

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