Ultima modifica: 11 Settembre 2010

Romania

La Romania – repubblica popolare dal 30 Dicembre 1947 al 1989 – ha lentamente e faticosamente avviato la fase di transizione dal comunismo al pluripartitismo e al mercato, dopo la violenta rivolta che fra il Dicembre 1989 e il Gennaio 1990 ha chiuso l’esperienza dittatoriale e nazionalista di Ceausescu, e della moglie Elena. La forte impronta nazionalista del regime di Ceausescu aveva gravemente offeso le autonomie culturali delle minoranze (in particolare quelle ungherese e tedesca) con forme violente di assimilazione. Nonostante la fragilità dei processi di democratizzazione e di introduzione dell’economia di mercato, che hanno trovato un più deciso indirizzo solo a partire dal 1996, il Paese ha subito profonde modifiche nei suoi assetti interni. Tuttavia ampi strati della popolazione, soprattutto le fasce più deboli, vivono in stato di precarietà e povertà, che si traducono in un forte abbandono dei minori da parte delle famiglie non in grado di mantenerli – con conseguente abbandono scolastico – e in un generale degrado del tessuto socio-culturale.

Per quanto le difficoltà economiche ne limitino – almeno per il momento – i risultati, il governo romeno ha individuato nell’educazione una priorità nazionale, quale fonte di recupero degli ideali delle tradizioni umaniste e fondamento dei valori democratici a cui si ispira la nuova Romania. L’obiettivo della scuola romena risulta essere quello di formare individui dotati di personalità indipendente e creativa, senza dimenticare di trasmettere, comunque, l’amore per il proprio Paese, per la storia e per le tradizioni del popolo romeno. Le lezioni vengono svolte in lingua romena, ma è garantito dalla legge del 1995 il diritto, alle persone appartenenti a minoranze nazionali, di studiare e di ricevere l’insegnamento nella loro madre lingua. A tutt’oggi, però, sono ancora in discussione alcuni articoli riguardanti i diritti delle minoranze, contestati dai rappresentanti dell’Unione democratica ungherese di Romania, i quali sostengono che la Legge ’95 rappresenti una sorta di genocidio culturale”, poiché tutela solo in modo formale i diritti delle minoranze. Tale percezione nasce sia dall’intensa opera di “romenizzazione forzata” a cui sono stati sottoposti gli Ungheresi in 1Yansilvania fra il 1965 e il 1989 – ricordata precedentemente – sia per le tensioni fra Romeni e Ungheresi alimentate successivamente da settori estremisti, fiancheggiatosi del partito di governo di Iliescu fino ancora al 1996.

> La scuola pubblica

L’educazione nella scuola pubblica è gratuita, in quanto per la maggior parte finanziata dal bilancio dello Stato e da quelli locali. Non sono esclusi finanziamento provenienti da agenti economici privati. Inoltre sono previste borse di studio erogate da privati o da altre fonti legali. Lo Stato fornisce il materiale di supporto per le attività scolastiche, specialmente agli studenti con ottimi risultati.

L’educazione privata, autonoma, esiste ai vari livelli; i programmi di studio sono simili a quelli dell’educazione pubblica e sono approvati dal Ministero dell’educazione.

> Insegnamento generale: corso di studi

Durata

Età prevista

Superiori

4 anni

dai 15 ai 19 anni

Medie*

4 anni

dagli 11 ai 15 anni

Elementari*

4 anni

dai 7 agli 11 anni

Materna

4 anni

dai 3 ai 7 anni

*Scuola dell’obbligo

> Scuola dell’obbligo

La legge sull’educazione varata il 25 Luglio 1995 stabilisce che l’educazione obbligatoria si struttura in otto anni, così suddivisi: quattro anni di scuola elementare (classi I-IV) e quattro di scuola media (classi V-VIII). I bambini che compiono 7 anni prima della fine dell’anno solare sono iscritti al primo anno. Quelli che ne compiono 6 all’inizio dell’anno scolastico possono, su richiesta dei loro genitori, essere iscritti al primo anno. Il Ministero dell’educazione può approvare la formazione di classi per quei bambini che, per diversi motivi, non abbiano terminato i primi quattro anni di educazione obbligatoria all’età di 14 anni. L’obbligo è esteso fino al sedicesimo anno di età. In casi eccezionali, l’insegnamento può essere svolto di sera o a distanza.

> Scuola privata: percentuale iscritti

– Materna n.d

– Elementari n.d

– Superiori n.d

Fonte: Unesco, Rapport mondial sur l’éducation, 1995.

> Scuola elementare

– Età prevista: Dai 7 agli 11 anni

– Durata: 4 anni

– Tasso di scolarizzazione lordo: 86% (M/F), 86% (F)

– Tasso di scolarizzazione netto: 77% (M/F), 76% (F)

– Tasso di ripetenza: 4%

– Numero di allievi per insegnante: 21

– Insegnanti donne: 83%

Fonte: Unesco, Rapport mondial sur l’éducation, 1995.

> Calendario e orari

L’anno scolastico dura 175 giorni, dal 15 Settembre al 15 Giugno ed è suddiviso in tre trimestri. Sono previsti tre periodi di vacanza: invernale, primaverile ed estivo. Le ore di insegnamento alla settimana sono 22 nel primo anno di scuola elementare, 25 nel secondo e nel terzo, 26 nel quarto. Sono invece 30 nel primo anno di scuola media; 31 nel secondo, 33 nel terzo e 34 nel quarto.

> Programmi e organizzazione scolastica

I programmi scolastici sono stabiliti a livello centrale e prevedono un equilibrio fra le materie obbligatorie, opzionali e facoltative. Negli otto anni di scuola obbligatoria gli alunni studiano lingua e letteratura romene, matematica, storia romena, geografia romena, fisica, chimica, biologia, anatomia, disegno, educazione fisica, religione, educazione musicale, latino, lingua straniera e informatica. Alle elementari, il 73,5% delle discipline è insegnato nella madre lingua degli studenti, mentre alle medie la percentuale passa al 75,4% e alle superiori oscilla fra il 60,2 e l’82,8 %, in base all’indirizzo prescelto. È previsto un programma speciale nelle scuole in cui l’insegnamento avviene nella lingua delle minoranze nazionali, anche se lingua e letteratura romene è una materia presente in tutti i livelli, forme e tipi di scuola esistenti in Romania. Della prima lingua straniera sono programmate due lezioni alla settimana alle elementari, a partire dalla seconda . La religione è una materia obbligatoria per il ciclo elementare, mentre è facoltativa nella scuola media.

> Valutazione

Al termine della scuola media gli studenti sono sottoposti a un esame in lingua e letteratura romene, matematica, storia e geografia romene. Gli studenti appartenenti a minoranze nazionali che hanno frequentato la scuola nella loro madre lingua devono sostenere anche un esame nella rispettiva lingua e letteratura. Se lo studente non supera l’esame, può ridarlo in un’altra sessione. Gli studenti che superano l’esame ricevono un certificato di “capacità”. La valutazione è data su scala da 1 a 10.

> Glossario

– Scuola elementare: scuola elementare.

– Scuola secondaria: scuola secondaria.

– Scuola Obbligatoria: scuola dell’obbligo.

– Diploma: diploma.

> Fonti

Washington Post Link, 1996

AA.VV., The education system in Romania. Tuition in the languages of national minorities,Government of Romania, Council for National Minorities, Bucharest, 1995.

AA.VV.,The New Education Law in Romania, Government of Romania, Public Information Department, Bucharest, 1995.

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