Ultima modifica: 11 Settembre 2010

Perù

Nella millenaria storia del Perù, il primo sistema educativo conosciuto risale a quello istituito dall’Impero Inca (1100-1523 d.C.). Questo Stato creò un sistema formativo che comprendeva lo studio della lingua (il quechua), della religione (il culto del sole), della morale, di alcune materie tecniche (ingegneria, agricoltura, metallurgia) e dell’arte (musica, oreficeria). I valori imperiali venivano introdotti nelle aree man mano conquistate dagli eserciti di Cuzco, per creare un minimo denominatore culturale tra le centinaia di popoli diversi che abitavano le Ande. All’arrivo degli Spagnoli, la diffusione della lingua quechua era così capillare che le lezioni nelle scuole fondate dai sacerdoti domenicani venivano impartite in spagnolo e in quechua, trascritto in caratteri latini. Nella storia coloniale americana, Perù e Paraguay (di lingua guarani), sono gli unici Stati dove sia ufficialmente esistito il bilinguismo.

Nel periodo coloniale, l’istruzione era riservata solo alle classi agiate spagnole, mentre gli indigeni, ridotti in stato di semischiavitù, non venivano istruiti in spagnolo. La scuola coloniale in Perù rispecchiava la mentalità coloniale spagnola, ed era quindi razzista, dogmatica, aristocratica e profondamente cattolica. Dopo l’indipendenza del Paese dalla Spagna (1821), si pose con urgenza il compito di integrare la maggioranza indigena che era diventata “cittadina” del nuovo Stato (oggi gli indigeni puri sono il 25% della popolazione). P, del 1872 il primo sistema di educazione elementare gratuito bilingue, e in quell’occasione venne stampato anche il primo dizionario quechua-castigliano. Un ulteriore tentativo di diffondere l’educazione elementare bilingue risale al 1956. Le politiche di integrazione delle grandi masse indigene nella vita nazionale attraverso l’educazione fallirono però tutte. Solo a partire dalle riforme introdotte nel 1963 si riuscì a diminuire il tasso di analfabetismo e la scuola superiore divenne gratuita. Nel 1974, vennero riconosciute ufficialmente le lingue quechua (già ufficiale nel periodo coloniale) e aymara e inserite nella scuola pubblica delle aree indigene. Nel 1985, venne approntata una grammatica di queste due lingue da utilizzarsi per l’insegnamento. Il governo militare degli anni ’70-’80 ribadì la necessità della “presa di coscienza” da parte dell’allievo della propria identità e di quella nazionale e dell’assimilazione della cultura indigena in quella “nazionale” ispanofila.

L’analfabetismo, che nel 1950 riguardava il 58% della popolazione e nel 1963 il 38%, è calato fino all’odierno 11,5%, con punte di oltre il 25% tra le donne delle zone rurali e fra i gruppi indigeni.

I principali problemi per la diffusione di un sistema scolastico efficace in Perù sono da mettere in relazione ai profondi contrasti di una società nazionale divisa in isole geografiche, economiche, sociali e culturali, ma governata in modo pesantemente centralizzato. L’inadeguatezza delle risorse destinate all’istruzione in rapporto ai bisogni del Paese e la povertà diffusa costituiscono inoltre seri ostacoli al raggiungimento di una piena scolarizzazione. I tassi di abbandono e ripetenza sono molto elevati, soprattutto nelle aree depresse e fra i gruppi indigeni.

> La scuola pubblica

La definizione dei programmi, validi su tutto il territorio nazionale, e il finanziamento di buona parte del sistema scolastico sono compito del Ministero dell’Istruzione. A partire dal 1962, alcune funzioni sono state delegate alle strutture regionali e locali, che hanno il compito di monitorare l’insegnamento e di promuovere l’adattamento dei programmi nazionali alle realtà locali. L’istruzione è compito esclusivo del governo centrale ed è stata definita dalla Legge generale dell’educazione varata nel 1982. Il Ministero dell’istruzione stabilisce i programmi per tutti gli istituti pubblici e privati del Paese, anche se la gestione economica dell’educazione elementare e superiore ricadono per lo più sulle province. La scuola pubblica è gratuita, l’assistenza alimentare e sanitaria e i materiali scolastici degli allievi economicamente disagiati dovrebbero essere a carico dello Stato.

L’educazione privata, tradizionalmente cattolica, riguarda solo l’élite economica del Paese.

> Insegnamento generale: corso di studi

Durata

Età prevista

Superiori

5 anni

dai 12 ai 17 anni

Elementari*

6 anni

dai 6 ai 12 anni

Materna

3 anni

dai 3 ai 6 anni

*Scuola dell’obbligo

> Scuola dell’obbligo

Il sistema scolastico peruviano si compone di quattro cicli. La “escuela infantil” (non obbligatoria) è divisa in asili nido per bambini sotto i 3 anni e scuole materne per bambini tra i 3 e i 6 anni.

La “escuela primaria” o elementare universale, gratuita e obbligatoria, dura sei anni e l’età di inizio è fissata a 6 anni. La “escuela secondaria” o superiore non è obbligatoria e si divide in due livelli. Il primo dura due anni ed è comune a tutti gli allievi, il secondo dura tre anni e si divide in specializzazioni umanistiche, scientifiche e tecniche.

La nuova costituzione, varata nel 1993, prevede l’estensione dell’obbligo scolastico alla scuola materna (un anno) e alle superiori (cinque anni). Tale disposizione non è però ancora stata applicata.

Alla fine delle elementari viene conferito un certificato di licenza.

> Scuola privata: percentuale iscritti

– Materna 20%

– Elementari 12%

– Superiori 16%

Fonte: Unesco, Rapport mondial sur l’éducation, 1995.

> Scuola elementare

– Età prevista: Dai 6 ai 12 anni

– Durata: 6 anni

– Tasso di scolarizzazione lordo: 119% (M/F)

– Tasso di scolarizzazione netto: 88% (M/F)

– Tasso di ripetenza: 19% (1980)

– Numero di allievi per insegnante: 28

– Insegnanti donne: 60 % (1980)

Fonte: Unesco, Rapport mondial sur l’éducation, 1995.

> Calendario e orari

La scuola funziona dal l’Aprile al 20 Dicembre, con 15 giorni di vacanze invernali ad Agosto. Le scuole elementari devono svolgere almeno 22 ore settimanali di lezione per 38 settimane all’anno. Le lezioni si tengono 5 giorni la settimana (da Lunedì a Venerdì), dalle 8 alle 13. Esistono scuole con doppi turni e altre con attività pomeridiane curricolari. Nelle scuole a tempo pieno, gli orari sono: 8.3012.30/14-17. Ogni ora di insegnamento è di 50 minuti ed è intervallata da una ricreazione di 10 minuti. Vengono assegnati compiti a casa solo agli studenti della scuola a tempo parziale.

> Programmi e organizzazione scolastica

I programmi della scuola pubblica e di quella privata, stabiliti dal Ministero dell’istruzione in base all’articolo 24 della costituzione (1980), sono uniformi in tutto il Paese. I loro obiettivi sono: insegnare al bambino la lettura e la scrittura, le abilità matematiche elementari, la conoscenza di base della storia, della geografia del Perù, la collocazione del Paese nel contesto internazionale e la comprensione dei fenomeni naturali. Si cerca anche di “promuovere la pratica dei valori etici, civico-patriottici, estetici e religiosi” negli allievi. La lingua di insegnamento è il castigo l’inglese viene studiato solo dal primo anno delle superiori.

Nelle scuole rurali situate in aree indigene, si dovrebbe iniziare a insegnare in lingua indigena (quechua, achuar, aymara e altre 55 lingue), per poi passare progressivamente al castigliano, Questo, però, avviene raramente, per mancanza di insegnanti indigeni nella madre lingua e per l’insufficienza del bilancio ministeriale. Il 95% dell’insegnamento avviene così solo in castigliano.

L’insegnamento di base in una lingua estranea ad almeno un quarto degli allievi (il castighi viene considerato una delle principali cause dell’altissimo tasso di ripetenti al primo anno delle elementari (il 30%, con punte del 70% nelle province dell’interno). Altra importante causa è, di fatto, la povertà che colpisce almeno il 60% dei bambini del Paese. Nel sistema scolastico pubblico è previsto l’insegnamento della religione cattolica a tutti i livelli.

Nella scuola elementare pubblica, le classi vengono condotte da un solo maestro, mentre in quelle private vi è sempre un maestro unico nei primi quattro anni, ma tre negli ultimi due. I rapporti scuola-famiglia sono previsti e si regolano attraverso frequenti colloqui.

> Valutazione

Vengono utilizzati tre tipi di valutazione: progressiva2 generale complementare e supplementare. Con la valutazione progressiva si offre un giudizio sui progressi scolastici dell’allievo con scadenza bimestrale. Con quella generale complementare si valuta, su scala da 0 a 20, l’apprendimento durante l’intero anno scolastico (quattro bimestri). Nella scuola elementare, la promozione all’anno successivo è subordinata al raggiungimento di una media generale di 11 punti e alla sufficienza in lingua e matematica. Non sono previsti esami di fine anno. La valutazione supplementare consiste in un esame di riparazione, nel mese di Marzo, per gli allievi che non hanno raggiunto un punteggio sufficiente in matematica e lingua durante l’anno scolastico precedente . La promozione da un ciclo all’altro non prevede esami specifici, vengono rilasciati certificati che attestano il compimento del cielo elementare e superiore (con la menzione della specializzazione raggiunta).

> Glossario

Escuela primaria: scuola elementare.

Escucla secondaria: scuola superiore.

Certificado escucla primaria: licenza elementare

Certifìcado escuela secondaria: licenza della scuola superiore.

Licenciado: equivale al “dottore” italiano.

Quechua/aymara: le due principali lingue indigene parlate in Perù.

> Fonti

Linguistic Summer Institute, Ethnologue database, United States, Aprile 1997.

Peruvian Ministry of Education, Development in Peru Education, Genève, 1996.

IIEP Research report, La educación privada en Lima metropolitana, Lima, 1995.

The International Encyclopedia of Education, Peru: system of education, Pergamon, 1994.

Ministerio de Educación, Programa curricular, educación primaria, Lima, 1994.

Ray Douglas e altri, Indian education and rights in Peru: the search for equality, (in Education for Human Rights, An International Prospective), IBE, Unesco, 1994.

Schiefelbein E. e Wolff L.,Repetition and inadeguate achievement in Latin Americas Primary Schools: Magnitude, Causes, Relationships and Strategies, “Bulletin The Major Project of Education in Latin America and the Caribbean”, Unesco/Oreale, Santiago, 1993.

International Handbook of Education Systems,Peru, Institute of Education, University of London, 1984.

Rama G.W., L’éducation dans l’Amérique latine en mutation, “Perspectives”, Vol. XVI, n. 2, 1986.

Ministerio de Educación, Organización y estructura del sistema educativo, Lima, 1986.

Ministerio de Educación, Ley general de educación N23.384, Lima, 1982.

Judith Bizot, La reforma de la educación en Perú, Unesco-Oflcina Internacional de Educación, Paris, 1976.

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