Ultima modifica: 12 Dicembre 2011

Analisi e Progettazione

Istituto comprensivo “M. Gandhi”


foto gioco regaloAnno scolastico 2007/2008

Le abilità per la vita – Premessa

La scuola, nell’insegnamento curricolare, si impegna ad essere luogo di produzione del benessere sviluppando negli alunni le abilità per la vita secondo le linee dell’OMS.”

Le abilità per la vita costituiscono lo sfondo per tutte le attività scolastiche.

Sulle abilità per la vita l’Istituto lavora per piani triennali. Il percorso attuale ha preso inizio tre anni fa con una formazione sulla tematica di un gruppo di insegnanti. In seguito è stato distribuito del materiale informativo su cd. Adesso compete ad ogni singolo insegnante (o per la scuola primaria al team di insegnanti) esplicitare 1 o 2 abilità per la vita all’interno della propria programmazione annuale. Si cerca di mettere a fuoco soprattutto come sviluppare le abilità per la vita attraverso le discipline.

La parola d’ordine della scuola per le azioni degli insegnanti rispetto alle abilità per la vita è: “Impegnativo, ma non rigido!”

L’organizzazione ad ampio raggio, che coinvolge l’Istituto intero, cerca comunque di garantire che tutti gli alunni possano, durante il loro percorso scolastico, avere la possibilità di lavorare concretamente sulle abilità per la vita e possano acquisire la consapevolezza di averci lavorato.

Analisi e progettazione a.s. 2007/2008

Scuola dell’infanzia Duca D’Aosta, Scuola primaria Duca D’Aosta, Scuola superiore di primo grado Paolo Uccello

 

Ipotesi di procedura

Analisi dell’oggetto

– che cosa è: definizione dell’oggetto (concetto, fatto, problema, oggetto concreto ecc.);

– come è fatto: analisi dei componenti dell’oggetto;

– come funziona: analisi delle relazioni fra i componenti;

– funzione/i, scopi dell’oggetto

Il saper progettare

– definire “l’oggetto” da produrre con la sua funzione/scopo;

– definire l’occorrente (idee, conoscenze, processi, materiali, strumenti);

– elaborare il piano di lavoro (fasi, tempi);

– rivedere “l’oggetto” e la sua funzione se necessario;

– reperire ulteriori risorse (idee, conoscenze, processi, materiali, strumenti) se necessario;

– produrre l’oggetto e sottoporlo a valutazione individuale e collettiva secondo criteri condivisi.

L’esperienza è inserita nell’area del Pof destinata alla promozione delle “abilità per la vita” e ha coinvolto docenti dei vari ordini dell’istituto in una ricerca-azione su come sviluppare le competenze di analisi e di progettazione.

Gli obiettivi.

  • Promuovere le abilità per la vita.
  • Sviluppare nei docenti e negli alunni le competenze di analisi e di progettazione

Le attività.

  • 6 incontri generali tra insegnanti di vari ordini (materna, elementare e media) dell’istituto Gandhi e di un tutor esterno (Stefania Cotoneschi di Scuola Città Pestalozzi – “amica critica”) per definire insieme gli obiettivi, ipotizzare un possibile percorso e per confrontare i risultati delle attività svolte con i ragazzi.
  • Incontri nei sottogruppi tra gli insegnanti dello stesso ordine per individuare e condividere le azioni concrete rispetto alle singole classi
  • Analisi del problema da risolvere e progettazione con gli alunni.

Lo stesso metodo utilizzato dai docenti è stato riportato agli alunni, ma ogni classe/sezione

ha seguito, in questa fase, un proprio percorso specifico.

Valutazione. Un particolare punto di forza dell’esperienza è da considerarsi la progettazione fra adulti in verticale. La condivisione della progettazione nel gruppo di docenti è infatti cresciuta nella successione degli incontri. Il disorientamento iniziale delgruppo di docenti che non si conoscevano e provenivano da ordini di scuola diversi si è trasformato in un’occasione di confronto, cheha stimolato la circolazione di idee e l’adozione di un linguaggio comune condiviso. È cresciuta gradualmente la percezione di un percorso che si snoda a vari livelli di età dei ragazzi,traendo la sua forza dal suo andamento circolare: sperimentare fra adulti, sperimentare con i ragazzi, ritorno nel gruppo adulti, restituzione nel gruppo classe.

 

I percorsi delle classi coinvolte

Le Carte multilingue

Insegnanti: A. Cassai, F. Pace – Scuola superiore di primo grado P. Uccello, Classe I D, Area linguistica – italiano, inglese

L’esperienza. La classe ha progettato e realizzato delle flashcards, carte da gioco illustrate e scritte in 3 lingue, italiano, inglese e cinese per facilitare l’apprendimento della lingua come L2.

Le attività.

stivale1  stivale2 carte dizionario carte dizionario1  
Dopo una discussione collettiva nella classe sulla domanda “ Cosa possiamo fare per facilitare i nostri compagni che non parlano italiano?”, i ragazzi ipotizzano una serie di attività/azioni che potrebbero facilitare l’acquisizione di una lingua straniera. Si riflette su quale proposta potrebbe tradursi in un oggetto da costruire e si analizzano le singole idee per la loro fattibilità pratica. I ragazzi scelgono all’unanimità di costruire delle flashcards, carte da gioco con immagini e parole plurilingue. Prima di realizzare le carte gli alunni si interrogano sui seguenti punti : che cosa sono le flashcards, a chi e a che cosa servono? Come si costruiscono? Quale materiale occorre? Come ci si organizza nel lavoro?

Individuando alcuni campisemantici si elaborano, in un lavoro di gruppo, carte suddivise per colore(immagini di riviste incollate su cartoncino)che portano sul retro la descrizione in italiano, inglese e cinese. Le istruzioni del gioco vengono scritte nelle tre lingue.

Sogni da realizzare

Insegnanti: G. Sallustio, G. D’Onofrio – Scuola superiore di primo grado P. Uccello, Classe I D, Area matematica-scienze, storia-geografia


questionarioL’esperienza.
Per indagare sui cambiamenti che i ragazzi desidererebbero nel loro territorio, la classe ha sviluppato e diffuso un questionario, analizzato le risposte e formulato una richiesta alle autorità del Quartiere.

Le attività. In seguito alla discussione collettiva nella classe sulla domanda “ Il quartiere dove abitiamo e dove è la nostra scuola… come lo vorrebbero i ragazzi perché fosse più bello e piacevole?” i ragazzi riflettono: come rilevare i bisogni, a chi fare le domande e cosa chiedere, a chi inoltrare i risultati dell’indagine, che mezzo di comunicazione utilizzare… Gli alunni scelgono di elaborare un questionario e di sottoporlo ai ragazzi delle classi prime della scuola media e ai bambini di quinta della scuola primaria “Duca d’Aosta”.foto ricercazione p uccello

Dopo la classificazione delle risposte, la raccolta in categorie e la elaborazione di grafici, emerge il bisogno di più verde e più spazi nei quali fare sport. Vengono avanzate possibili proposte: realizzare la pista ciclabile anche nei dintorni della scuola e rendere utilizzabili gli spazi “sportivi” annessi alla scuola con attrezzature per renderli polifunzionali. Nell’ambito della materia geografia la classe svolge una ricognizione vicino a scuola per formulare una proposta da inoltrare al Quartiere. L’esperienza viene descritta dai ragazzi nel giornalino della scuola e l’istituto organizza inoltre un incontro con la presidente del Quartiere Stefania Collesei per consegnarle la richiesta scritta degli alunni.

 

 

 

 

 

 

 

 

Il libro teatro

Insegn. C. Mattesini, A. Furferi – Scuola primaria Duca D’Aosta, classe IV A

L’esperienza. Seguendo delle fasi precise di progettazione, gli alunni hanno creato un oggetto particolare, il “ libro teatro” che permette loro di rappresentare, attraverso il teatro, ciò che hanno letto e/o inventato.

foto libro2Le attività. Dopo una prima riflessione dei bambini sulla funzione di un tale oggetto si è svolta, in lavoro di gruppo, la progettazione del proprio “libro teatro” individuando in particolare le misure, il materiale da utilizzare e le spese eventualmente necessarie. Ogni gruppo ha in seguito scelto (o inventato) la storia da rappresentare con i personaggi, il luogo e le modalità di svolgimento. Sono stati realizzati in cartoncino, montato su stecche di legno, i personaggi delle varie storie e infine è stato costruito il proprio libro teatro utilizzando il materiale precedentemente ipotizzato. Il progetto si è concluso con la rappresentazione delle storie.foto libro duca d aosta

 

 

 

Gioco regalo

Insegn. C.Buricchi, M.De Salvatore, A.Papini, Scuola primaria Duca D’Aosta, classi prime


foto gioco regaloL’esperienza
. I bambini della prima elementare hanno costruito degli oggetti e giocattoli da regalare ai loro ex-compagni della scuola materna.

Le attività. Gli alunni, dopo aver portato a scuola oggetti di recupero di ogni tipo, li hanno raggruppati per categorie, hanno quindi osservato il materiale a disposizione e riflettuto individualmente su che tipo di oggetto avrebbero voluto costruire. Dopo aver realizzato ognuno la propria idea, i bambini hanno ripercorso le tappe del proprio lavoro riflettendo sul materiale utilizzato e sulla sequenza cronologica della propria costruzione, attraverso l’elaborazione di griglie visive. Nella prima elementare, infatti, l’approccio all’analisi e alla progettazione è stato capovolto: gli alunni si sono prima sperimentati in un lavoro pratico, poi hanno riflettuto sul processo svolto.

 

 

 

 

La volpe ingorda

Insegn. A.Martino, R.LoParco, Scuola dell’infanzia Duca D’Aosta

L’esperienza. Per facilitare ai bambini l’approccio ai concetti complessi
come l’analisi e la progettazione, le insegnanti della scuola dell’infanzia hanno basato il proprio lavoro sull’utilizzo di una fiaba.

Le attività. Partendo dall’analisi del testo letto insieme si è individuato “un problema” legato al protagonista (la volpe ha fame, vuole mangiare un animale) cercando insieme ai bambini delle soluzioni alternative. Il percorso si è concluso con la costruzione di un plastico che ha permesso ai bambini di rielaborare l’esperienza.

 

Estratto dalla pubblicazione del Laboratorio permanente per la pace del Quartiere 5

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